anteprime Desy Giuffrè

SPECIALE Halloween di... SETE -in Moonlight-

sabato, ottobre 25, 2014Unknown


My beloved readers,

Holly Girls riapre le porte dopo una lunga estate vissuta intensamente… sotto ogni punto di vista!
Preparatevi ad una serie di novità che non vedo l’ora di condividere con voi, dunque… mettetevi comodi ed esultate con la sottoscritta ^^
La mia assenza dal blog si è protratta per forze maggiori, ad esempio il mio matrimonio -ebbene sì… sono caduta nella rete degli accalappiati! :D - , 


 



il meraviglioso soggiorno trascorso a Parigi di cui potrei parlare senza stancarmi per ore e, infine, il progetto SETE – Moonlight che ha saputo bene come tenermi incollata al pc, scalpitante com’è nell’attesa di farsi conoscere anche -e soprattutto!- da voi.








Ed è proprio a proposito di quest’ultimo che Holly Girls inaugura il suo ritorno alla ribalta, in occasione di un imperdibile SPECIALE Halloween di… SETE -in Moonlight- !! ^^

Come avevo già accennato nel mio ultimo articolo dedicato al progetto in questione, vi aspettano diverse iniziative volte a svelare i segreti più oscuri di questa mia nuova storia e, statene certi… questo è soltanto l’inizio.
Ad impreziosire l’estratto in anteprima che ho deciso di regalare a voi lettori per questo Halloween 2014 , la dolcissima e bravissima artista francese Mélanie Delon -del cui successo vi ho già parlato ampiamente nell’articolo dal titolo “Il magico mondo di Mélanie Delon”, che trovate QUI- ha deciso di affiancarsi come partnership dell’iniziativa di Holly Girls dando in prestito una delle sue fantastiche opere quale grafica dedicata allo Speciale Halloween di SETE -in Moonlight- !

Created By Melanie Delon
Non trovate anche voi quest’opera incantevole si addica perfettamente ai tratti misteriosi che ho deciso di donare alla protagonista della mia storia? Non ho potuto fare a meno d’innamorarmene! Sono certa che in molti di voi condivideranno la scelta ;)

Insomma, miei cari lettori… credo di avere esaurito le novità che mi riguardano! :D

Ai più ghiotti di curiosità, comunque, consiglio di non perdere i prossimi appuntamenti che Holly Girls ha già segnato in agenda.

Prima di lasciarvi allo Speciale Halloween di SETE -in Moonlight- , vorrei lanciare un invito a tutti i fortunati che nei prossimi giorni potranno trovarsi nei pressi di Parigi, esattamente à la librairie L’ANTRE MONDE, 142 rue du Chemin Vert, dove vi aspetta una spettacolare esposizione delle opere di Mélanie Delon dal 3 al 31 Ottobre!

OFFICIAL WEB-SITE MéLANIE DELON
Dopo tanta felicità espressa, non mi resta che salutarvi con una delle mie citazioni preferite del grande 
Walt Disney:
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Ed è una delle poche citazioni letterarie applicabili alla realtà… ;)

Buona lettura e… alla prossima! ^^

PS Per chi avesse già letto i precedenti estratti esclusivi di SETE – Moonlight, sfogliabili gratuitamente QUI , è importante sapere che lo Speciale Halloween riserverà una chicca imperdibile! 
My beloved readers,

Holly Girls reopens its doors after a long summer intensely lived ... in every way!
Get ready for a series of innovations that can not wait to share with you, so ... sit back and be glad with myself ^^
 
My absence from the blog has continued to force majeure, such as my wedding -Well yes ... I fell in network ensnared! : D - The wonderful time spent in Paris where I could talk for hours without getting tired, and finally, the project SETE - Moonlight who knew well how to keep me glued to the computer, it is pounding waiting to be known also -e especially! - from you.
And it is about it that Holly Girls opens its return to prominence, at a not to be missed ... 
SPECIAL Halloween SETE -in Moonlight- !! ^^
 
As I mentioned in my last article on the project in question, we expect several initiatives to reveal the darkest secrets of my new story and, make no mistake ... this is just the beginning.
To embellish the extract in the preview that I have decided to give away to our readers for this Halloween 2014, the lovely and talented French artist Mélanie Delon -the success of which I have already spoken widely in the article entitled "The Magical World of Mélanie Delon" you can find it at this link:HERE - decided to flank as a partnership initiative of Holly Girls giving out one of his fantastic works as discrete graphics at the Halloween Special of SETE -in Moonlight-!
 
Created by Mélanie Delon
Do not you also find it suits perfectly to this beautiful mysterious features that I decided to give the protagonist of my story? I could not help but love him for! I am sure that many of you will share the choice;)
In short, my dear readers ... I think I have run out of news about me! :
For more fond of curiosity, however, advise you not to miss the upcoming events that Holly has already scored Girls on the agenda.
 
Before leaving the Halloween Special of SETE -in Moonlight-, I would like to launch a call for all those fortunate enough over the next few days will be in the vicinity of Paris, just a la Librairie L'ANTRE MONDE, 142 rue du Chemin Vert, where you will a spectacular exhibition of works by Mélanie Delon October 3 to 31!

OFFICIAL WEB-SITE MéLANIE DELON
 
 
After much happiness expressed, I just have to say goodbye to one of my favorite quotes of the great Walt Disney:
 
"If you can dream it, you can do it."
And it is one of the few literary references applicable to reality ...;)
Happy reading ... and the next one! ^^
 
PS For those who have already read the previous extracts exclusive SETE - Moonlight browsable for free at this link: HERE, it is important to know that the Halloween Special in store for a treat not to be missed!



SPECIALE Halloween di... SETE -in Moonlight-


ESTRATTO DAL CAPITOLO
“L’ORA DELLA VENDETTA”

L’uomo saggio non dimentica mai come fu punito a causa dei suoi errori.
L’uomo stolto rammenta sempre i vantaggi che ottenne.
(Tao)

Avevo mentito a Sara. Quella notte fui costretta a lasciare Anthony disteso sul mio letto e assopito dal profondo sonno che l’aveva colto, per alleviare le ferite che la mia gola arida sopportava ormai da troppi giorni.
Strisciai quindi fuori dalle lenzuola con la grazia di un serpente e, indossata una leggera felpa nera e un paio di jeans, balzai dalla finestra schizzando qua e là da un tetto all’altro, fin quando non mi trovai abbastanza lontana da essere certa che Anthony non potesse trovarmi.
L’aria fredda della notte si scontrava con il mio alito fresco e profumato in un connubio di piacevole contesa.
Iniziai a camminare a passo d’uomo, percorrendo gli umidi vicoli che avevano già visto le mie battute di caccia. Senza che lo volessi, mi ritrovai nella stessa stradina in cui qualche mese addietro era avvenuto lo scontro con un rozzo violentatore e la lucciola ritrovatasi sotto le sue sporche grinfie. Ricordavo perfettamente lo sguardo allucinato della ragazza, mentre sotto i suoi stessi occhi tracannavo il sangue di quel bastardo.
In quei giorni, non avrei mai immaginato cosa mi avrebbe presto riservato l’incontro con Anthony, né i cambiamenti che la sua presenza avrebbero portato nella mia vita.
Nonostante non potessi certo patire le basse temperature notturne, mi cinsi in un abbraccio che, vanamente, avrebbe voluto placare il tumulto che sentivo battere al centro del mio stomaco.
Perché sebbene fossi circondata da qualcuno che aveva avuto il coraggio di avvicinarsi a me senza voler sapere chi fossi, senza avere paura di cosa fossi... d’un tratto mi sentii sola.
Ancora una volta sola, invasa com’ero dalle mie incertezze, torturata dall’angoscia di quella maledetta profezia capace solo di appesantire il mio tempo famelico di morte e dolore.
Sapevo di poter contare su Sara, sapevo di aver trovato in Anthony la forza che mi mancava per continuare ad andare avanti. Eppure, un malsano presentimento non cessava di farmi credere che il peggio… doveva ancora arrivare.
A scortare questi miei pensieri, vi erano solo i piccoli e quasi impercettibili passi di un topolino che s’intrufolava nei bidoni dell’immondizia e tra le cartacce gettate ai bordi dei marciapiedi, il volo superbo e solitario di una bianca civetta sopra i tetti della città, e un rumoroso litigio tra cane e gatto.
Sorrisi, pensando di essere forse più adatta a una simile compagnia, che a quella amorevole e soccorritrice dei miei amici.
Improvvisamente, una violenta fragranza catturò la mia attenzione fino a rapire ogni singola parte dei miei sensi . Sentivo l’odore del sangue a me troppo vicino per non rimanere vittima del suo richiamo. Annaspai tra i vicoli che mi attorniavano, preda di una smania incontenibile, di una febbre che accendeva sempre più la mia sete.
Mi sembrò d’impazzire.
Ansimante e sconvolta, giunsi finalmente alla fonte del mio supplizio: distesa al suolo e oramai deceduta, stava una giovane donna. Il volto era già incavato dall’ombra della morte e gli occhi castani sbarrati in un urlo di terrore che non era riuscita ad emettere.
I miei piedi quasi non poggiarono al suolo per raggiungere la massa inerme dalla quale il sangue sgorgava a fiotti, esattamente da una profonda ferita all’altezza della trachea. Colta da un’ossessionante bramosia, vi affondai le mie labbra ridando così sollievo alla mia gola graffiata e posseduta da una nera forza alienante.
Quando la mente sembrò tornare in sé, mi resi conto di non essere stata io il primo vampiro ad aver morso il cadavere della donna che tenevo tra le mie braccia. Il segno ancora troppo nitido del morso precedente, si stagliava micidiale ai miei occhi.
Ad un tratto, un soffocato singulto -molto simile a un lamento- si levò dal punto più buio della stradina che aveva visto il massacro da poco avvenuto. Ero pronta a fuggire, quella notte non avevo più intenzione  di uccidere.
Ma un bagliore attirò la mia attenzione, prima che mi lanciassi in una spericolata fuga. La vittima portava al collo un ciondolo dorato, di elegante finitura. All’interno di esso vi era una foto: era indubbiamente la sua famiglia. Lei, sorridente e piena di bellezza, posava accanto ad un uomo dall’espressione semplice, pulita. E un bambino. Sì, un bel bimbo allegro: nei suoi occhi vi era la luce inafferrabile della felicità.
Con ancora le labbra e il viso imbrattati del suo sangue, mi soffermai un istante ad osservare il suo volto.
Impossibile riuscire ad esprimere ciò che provai. Il torcere convulso di ciò che restava della mia coscienza, divenne talmente doloroso da creare un vuoto. Un unico, incolmabile e tetro vuoto prese il posto di ogni cosa, rendendomi sposa del nulla.
Ma la piccola -e forse troppo spesso non considerata- parola più adatta  a quel che si era impadronito dei miei pensieri, potrebbe racchiudersi in questa manciata di lettere: pietà.
Senza più preoccuparmi della presenza appena avvertita, strinsi a me quella donna tanto estranea alla mia ferocia, eppure incredibilmente vicina al mio essere vittima del male che si era appropriato, contro ogni proposito, della mia stessa volontà.
L’abbracciai cullandola tra le mie fredde braccia che risentivano del calore ancora presente nel suo corpo seviziato.
«Julia…sono io».
Più simile a un fantasma, Sara comparì facendosi largo tra le ombre della notte. Il viso stravolto, le mani serrate a pugno. Dal movimento frenetico della sua gola, del suo petto, quasi si sarebbe potuto pensare che stesse piangendo. Se solo avesse potuto.
«Non sono riuscita a trattenermi... Era una preda troppo facile. La strada isolata, il suo odore irresistibile…».
«Non devi dirmi nulla. So bene cos’ hai provato. Mi dispiace. Mi dispiace tanto, Sara».
Si gettò al mio fianco, entrambe chine sul volto della nostra martire, strette in una morsa di dolore.
Sapevo che, se non l’avessi distolta io dallo stato di torpore in cui si trovava, sarebbe rimasta in quelle condizioni fino all’alba. Non potevo permettere che si esponesse così in pericolo, nonostante andar via da lì fosse difficile anche per me.
E così, come nelle più complesse e drammatiche situazioni presentatesi nel corso del mio fantomatico cammino, dovetti trovare il coraggio di alzarmi e fingere la forza che non avevo.
«Dobbiamo andare. Restare è inutile… È morta, Sara».
«Hai visto tu stessa...ho distrutto il suo mondo. Quando andiamo a caccia non sappiamo nulla sulla vita di chi uccidiamo, e non importa che sia per sete o crudeltà! Lo facciamo e basta».
«Quando accettasti di diventare quel che sei, sapevo che te ne saresti pentita. La vita di un immortale può sembrare allettante…fin quando non ne conosci il prezzo da pagare».
Il suo sorriso stonava terribilmente tra le labbra imbrattate del sangue oramai secco che aveva prima bevuto.
«Tu non hai nessuna colpa per ciò che sono diventata, Julia. L’ho voluto io. Hai solo evitato ai miei cari il dolore che avrebbe rappresentato la perdita della loro unica figlia».
Ci fissammo a lungo negli occhi, lasciando che i pensieri dell’una sfiorassero quelli dell’altra. Non riuscivo a perdonarmi per aver creduto che la mia amica -tanto fragile, eppure pronta a lottare contro ogni avversità- avrebbe potuto vivere il suo nuovo stato con una leggerezza attribuibile al più meschino degli individui.
Ci prendemmo per mano e, dopo aver dato un ultimo sguardo alla donna che giaceva sul freddo selciato, abbandonammo quel luogo maledetto sfrecciando via simili a due saette nel silenzio della notte.
Non sapevo ancora se il mio piano si sarebbe potuto attuare, ma ero fermamente decisa nel voler tentare quel che -forse- avrei potuto fare molto tempo prima. Purtroppo, per scoprirlo avrei dovuto attendere il mio rientro dall’incontro con Chuang.
Se solo fossi riuscita a tornare.

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"Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia."
Emily Brontë

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