Bronte Blog
Damian Ludeschi
Desy Giuffrè
Oggi si parla di... e segnalazioni per Io Sono Heathcliff!
martedì, gennaio 10, 2012Unknown
Carissimi lettori,
prima di dedicarmi alla presentazione del secondo appuntamento della rubrica Oggi si parla di… dedicata agli approfondimenti che riguardano i personaggi di Io Sono Heathcliff, sono entusiasta nell’annunciarvi la segnalazione del romanzo presente niente di meno che nel blog inglese "Bronte Blog" dedicato a tutte le informazioni riguardanti le sorelle Bronte:
Potete certamente immaginare l’emozione nel constatare l’attesa che aleggia attorno ad Io Sono Heathcliff, e non vedevo l’ora di condividere con voi tutti una simile gioia!
Ma passiamo adesso al motivo per cui siamo qui, ovvero la scheda dedicata a Damian Ludeschi, protagonista maschile del mio romanzo:
Ebbene sì: il fascino del ladro di strada è sempre stato oggetto di desiderio e apprezzamento femminile. Ed io ho scelto di crearne uno per farne il protagonista maschile di Io Sono Heathcliff.
La seduzione del bello e dannato, il sex appeal di un ragazzo che per vivere ha dovuto prima imparare cosa significhi tastare la fame e le umiliazioni di una gerarchia criminale, è forse ricollegabile allo charme senza tempo di Heathcliff, e al suo modo unico di approcciare con il mondo femminile.
Damian Ludeschi, figlio adottivo della malavita e costretto a sopportare prima un padre stolto e senza midollo, poi uno zio (Alex Ludeschi) ostinato nel volergli rovinare l’esistenza trascinandolo nel suo squallido regno di criminalità e lussuria, nasconde in realtà un animo gentile e dai tratti romantici, pronto all’azione e spinto da un desiderio di rivalsa contro il destino che altri avevano tracciato per lui.
Piercing e tatoo sono il suo passaporto per l’aria da spavaldo che usa destreggiare quando vuole ottenere qualcosa, ma dietro la sua maschera di violenza e dolore, rivelerà la mente sognatrice che anima le sue segrete speranze.
La presenza aleggiante del padre, Tony Ludeschi (personaggio di cui parlerò più ampiamente in seguito) eserciterà un ruolo importantissimo sulle sue scelte, sul carattere che lo tratteggia e sull’insospettata insicurezza che alberga nell’altalena dei suoi desideri.
Giustificabili conflitti interiori fanno della sua giovane vita un fardello troppo pesante da portare sulle spalle, e lo spingeranno a rischiare di perdere tutto a favore del nulla. L’onore, il rispetto per se stesso, l’amicizia, la speranza.
La sua unica salvezza? Una ragazza capricciosa e insolente alla quale si sentirà inspiegabilmente legato sin dal primo istante in cui i due s’incontreranno.
Alterego di Heathcliff, il personaggio di Damian nasce da quella seconda possibilità che ognuno di noi dovrebbe avere, ma che non tutti hanno. I lati oscuri riaffiorano attraverso una serie di eventi dolorosi che, forse, non lasciano via di scampo, ma sono comunque ben alternati dal bene che in Heathcliff troppo spesso sembrava non riuscire a trovar posto.
Un amore impossibile e segnato da una profonda differenza di classe sociale, tenterà stavolta di superare le prove alle quali verrà sottoposto, pur non mancando (proprio come avvenne tra Cathy e Heathcliff) di momenti saturi di sconforto e diffidenza.
Non è ben definibile quale delle due forze scatenatesi in Damian riesca a scuoterlo a tal punto da porsi in sfida contro Alex Ludeschi: la rabbia o il sentimento puro che lo spinge tra le braccia di Elena Ray?
Sulla stessa onda dello zingaro Heathcliff, Damian vorrà emergere dal mondo meschino a cui appartiene, per ottenere il riscatto mai realmente cercato e raggiunto dal padre.
Al contrario del protagonista di Wutering Heights, non sarà però la violenza l’arma di cui si servirà Dam, né la sua sete di vendetta sarà tale da annebbiare il futuro che potrebbe attenderlo: astuzia e coraggio guideranno i passi verso un cammino d’avventura al fianco della donna che imparerà presto ad amare, e per la quale sarebbe felice di rinunciare a tutto, persino alla sua libertà.
Un protagonista maschile moderno e irresistibile, ma dai valori immortali che non guastano affatto e non stancano mai.
Spero non si arrivi a considerare Damian come il riflesso di Heathcliff: non è certo l’ombra dell’antico personaggio ciò che ho cercato di creare, ma una personalità ben distaccata e a volte persino in netto contrasto con questa, che tende a risaltarne tanto le somiglianze, quanto le differenze che legano il passato al presente.
Un animo stupendamente selvaggio che emerge dal caldo asfalto di Roma e domina un intero panorama di suspance, mistero e violenza misto ad attimi di profonda tenerezza e passione.
Se ho deciso di considerare Elena la chiave di Io Sono Heathcliff, posso affermare con certezza che Damian è in grado di assumere il ruolo della porta di accesso alla mia storia: senza lui e i sentimenti che è capace di suscitare in Elena, probabilmente quest’ultima non avrebbe mai ridonato alcun sale alle ossa dell’antenata Cathy e del suo amato Heathcliff.
Siamo giunti alla fine di questo secondo appuntamento, e sia io che Damian vi salutiamo con un suo breve video di presentazione:
Alla prossima!