Desy Giuffrè
Famiglia
Non solo Sangue & Amore per "Never - Yvonne dei Lupi"
mercoledì, novembre 20, 2013Unknown
Parlare di Never – Yvonne dei Lupi, mi porta inevitabilmente a riflettere su
quanto sia importante, oramai, l’invisibile ma forte legame che il mondo della
rete è riuscito a creare tra i lettori e l’autore in genere.
Sì, perché
proprio la passata pubblicazione online dei primi capitoli di questa mia
storia, ha contribuito notevolmente a farmi comprendere quanto sia grande
l’affetto dei lettori e costante il loro seguire -anche in silenzio- le
attività degli autori a cui si sentono più vicini.
Molti di loro
magari non sanno -e per questo tengo a ribadirlo anche qui- cosa possa
significare per me il poter condividere con altri il mondo che, fino a qualche
tempo fa, avevo creato solo per me stessa: un silenzioso nido di fantasia
costruito attorno alla scrittura, adesso aperto a tutte quelle persone che
desiderano scoprirne ogni minuscola trama, ogni pagliuzza piena d’amore.
Per questo motivo
ho deciso che la storia della nostra Yvonne sarebbe stata lanciata in forma di
“regalo” a tutti i lettori che vorranno scoprirla e addentrarsi nelle sue
sanguinose avventure. Un modo, dunque, per dirvi grazie di tutti questi mesi
trascorsi in vostra compagnia!
Oggi voglio
parlarvi di alcuni degli aspetti più profondi e “realistici” presenti in questo
romanzo a puntate dai toni prettamente fantasy. Aspetti che, in un primo
momento, potrebbero apparire meno importanti se messi a confronto con il lato
fantastico della storia, ma che in realtà rivestono un ruolo davvero
fondamentale per capirne i risvolti e le dinamiche della stessa.
Mi riferisco,
ad esempio, al valore dato alla famiglia, al senso di appartenenza ad essa e
all’impronta indelebile che, inevitabilmente, lascia su ogni suo membro
condizionandone le scelte e il futuro.
La
protagonista, Yvonne, sarà infatti costantemente ossessionata dal concetto di
“famiglia”, a partire dall’unica certezza di cui si sente forte, e che diviene
poi la sua stessa condanna -quella di appartenere per metà al mondo dei
vampiri, ma di essere stata cresciuta da un branco di licantropi-, fino al
dilemma di dover compiere la scelta per lei più difficile: a chi dimostrare la
sua fedeltà? Alle sue vere origini, o alla famiglia adottiva?
Potrebbe
essere, questo, un punto di domanda ampliabile a realtà molto più vicine e
concrete di una semplice storia di fantasia come quella di Yvonne e dei
personaggi che la circondano; una realtà che vede i vecchi valori di un tempo,
quelli che si basavano sulla fermezza e la solidità del nucleo familiare,
sgretolarsi giorno dopo giorno, lasciando il posto ad una serie di enormi
fallimenti che hanno come fondamenta letti di sabbia e tamtam quotidiani privi
di alcun ideale.
Il senso
d’inadeguatezza che spesso accompagna Yvonne, si potrebbe avvicinare sempre più
ad alcune sensazioni che ci capita di provare, così come la ricerca di se
stessa all’interno della variegata gamma di realtà in cui si trova a dover
vivere le sue avventure.
Perché, in fondo, ognuno di noi esiste per
essere parte di una grande unità: quella che ci pone da singoli individui a
membri di un nucleo familiare che, a sua volta, si unisce ad un cerchio più
ampio e complesso: la società medesima alla quale apparteniamo, meritevole di
sostegno e fedeltà.
Ecco, credo che
se riuscissimo a saper distinguere in noi stessi questi fondamentali tasselli
che poi vanno a creare il puzzle della nostra vita sociale, potremmo vantare lo
stesso equilibrio tanto cercato e desiderato dalla nostra Yvonne.
Una sete cieca
e impossibile da ignorare di fronte il costante richiamo del sangue che macchia
di rosso molte pagine dell’intero romanzo. Un autentico bisogno fisico che
diviene presto mentale, frutto di una rabbia a lungo repressa, nonché del
totale smarrimento di se stessi.
Non è difficile
riuscire a collegare questo tema spinoso alle numerose problematiche che
affliggono la società odierna, battibili solo e soltanto attraverso, appunto,
una ferrea forza di volontà e tanta, tantissima pazienza. Mi riferisco alla
piaga della droga e di tutte quelle forme di dipendenza che rischiano di
alienare la vita di chi ne è vittima, fino ad espandersi come un male senza
fine e a colpire di riflesso l’intera società.
Tematiche
alquanto delicate, dunque, esposte in maniera piuttosto velata all’interno di
una storia che vuole di base intrattenere il lettore trasportandolo in un mondo
di fantasia, sangue e amore… ma che spera, tra le righe, di riuscire a lanciare
dei messaggi al di là del puro piacere della lettura fantastica.
Perché Fantasy significa anche poter vedere il
possibile attraverso l’impossibile.
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Alla prossima! ^^
Un abbraccio dalla vostra
Desy
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"Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia."
Emily Brontë