Desy Giuffrè Fazi Editore

Oggi si parla di...Virginia!

lunedì, febbraio 27, 2012Unknown

Carissimi lettori,

siamo giunti al sesto appuntamento della nostra rubrica "Oggi si parla di...", dedicata ai personaggi di Io Sono Heathcliff. La puntata di oggi è riservata a Virginia, governante di casa Ray. La sua presenza non può dirsi certo relativa all'interno della mia storia, nonostante sia un personaggio apparentemente molto diverso dagli altri che animano il romanzo. In questa breve scheda che segue, cercherò di riassumere il motivo simbolico che ho voluto attribuirle e che mi ha permesso di affezionarmi sempre più a lei, durante la stesura dell'opera. Spero di riuscire a renderle il giusto valore che merita, lasciando che anche voi possiate iniziare ad amarla ^_^
Buona lettura!

VIRGINIA


Sin dal primo istante in cui ho iniziato a dar vita ad Io Sono Heathcliff, sapevo che il suo ruolo sarebbe stato indispensabile per la mia storia, proprio come lo è stato quello occupato da Nelly in Cime Tempestose. Mi riferisco ovviamente a Virginia: governante di casa Ray, nonché colei che si è occupata della crescita e dell’educazione di Elena sin dalla sua nascita.
Un rapporto, anche il loro, basato su di un profondo affetto e al contempo un’incomprensione logica, visti i repentini cambiamenti di umore da parte di Elena, che non permettono alla povera donna di capire fino in fondo i segreti che angustiano la sua pupilla.
Il bene che le unisce le rende spesso complici silenziose e fedeli, incapaci di tradirsi e di giudicarsi. Nonostante Elena sia molto legata alla madre, è inevitabile per lei riversare in Virginia tutta la fiducia di cui sente il bisogno. Con il tempo, tuttavia, questa non basterà a colmare i vuoti di cui si sente prigioniera, e ciò farà sì che anche l’affetto dato alla saggia governante ne venga ferito e, spesso, accantonato.
Presto, Elena trova il modo di divenire talmente sicura di sé, da non aver più alcuna voglia di stare ad ascoltare la voce della donna che l’ha cresciuta con tanto amore, e inizia ad ignorarla.
Sarà la gravità del segreto che ad un tratto dovrà sopportare da sola, a spingerla nuovamente tra le braccia di Virginia, e a ricercare in lei quel calore umano che le viene meno, ogni giorno di più.
La sensibilità, la perspicacia e il coraggio che infiamma gli animi di chi è pronto a sfidare il pericolo, pur di aiutare chi si ama, renderanno il personaggio di Virginia amabile e profondamente umano.
Palesemente riconducibile a Nelly, Virginia si presenta come colei che tutto sa e nulla dice, o almeno fino al momento opportuno. Al contrario dell’antica Nelly, però, ella non avrà un carattere mutevole come il vento, e non barcollerà sul decidere da che parte stare.
Ammetto che non ho mai molto amato il personaggio di Nelly, apparentemente confidente di Cathy e allo stesso tempo diffamatrice del suo amore per Heathcliff. In realtà Nelly -come tutti gli altri- non ha mai compreso pienamente il doloroso sentimento che univa i due fratelli adottivi, e vivrà sempre nel loro amaro ricordo, incapace di accettare la sventura che loro stessi si erano gettati addosso.
Virginia è certamente diversa nella comprensione e nel rispetto che dimostra alla figlia dei padroni della casa in cui lavora: le sue parole non sono dettate dalla fame di dar giudizi, ma dal volere sinceramente elargire saggi consigli, a favore di una ragazza in balia dei propri sentimenti e degli episodi paranormali in cui si ritrova coinvolta.
Una guida. Una spalla sicura su cui piangere, sperare, ridere e sospirare. L’amica che tutte noi vorremmo poter dire di avere.



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"Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia."
Emily Brontë

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