Cristina Zavettieri
Desy Giuffrè
I'm Woman #3 - La moda, le difficoltà e il bello dell'essere donna.
venerdì, aprile 05, 2013UnknownCarissimi lettori,
buon pomeriggio di primavera! ^^
Prima di dedicarmi ad una serata di relax -si spera!-, con tanto di giardinaggio, pizza e film, non potevo rimandare ancora il terzo appuntamento di I'm Woman, la nuova firma rosa lanciata da Holly Girls :)
In questa nuova puntata, a tenerci compagnia è la penna di Cristina Zavettieri, promettente autrice tutta italiana di Romance Storici -e non solo!-.
Molti di voi conosceranno già Cristina attraverso la splendida iniziativa che ha deciso di lanciare qualche mese fa a favore del suo ultimo lavoro Il Figlio Ribelle, romance appassionante e dai tratti squisitamente antichi. L'evento consiste nel regalare ai suoi già affezionati lettori, i primi capitoli della sua magica storia d'amore e avventura, sfogliabili su Issuu; cliccate sulla cover qui accanto per accedere direttamente al link e immergervi in questa nuova e indimenticabile avventura letteraria!
Inoltre, a Il Figlio Ribelle è stato dedicato un blog all'interno del quale potrete trovare molte curiosità e piccole anteprime in esclusiva. Qui di seguito il link:
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce, e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.
Complimenti per tutto, Cristina...sono fiera di te, amica mia! E sono certa che il futuro ci riserverà non poche sorprese che porteranno la tua firma <3
L'argomento di cui oggi I'm Woman si occupa, è quello che vede la Donna al centro della Moda e della Bellezza. Quanto siamo disposte a sacrificare, pur d'inseguire il concetto dell'essere bella e sempre incontro alle nuove tendenze che ci sovrastano? Qual è stato il ruolo della donna all'interno di questo settore, e quanto ha lasciato di sé nel tempo e nella storia?
Ce lo racconta la nostra Cristina, in un viaggio che ripercorrerà le tappe più salienti di donne indimenticabili...
La moda, le difficoltà e il bello dell'essere donna.
- a cura di Cristina Zavettieri -
Quando si vuol raccontare di donne nel mondo della moda, il mio pensiero va al genio, all'eleganza e alle innovazioni che hanno permesso alla femminilità di sbocciare, senza essere volgari e senza restrizioni. Volendo citare una professionista non posso parlare che di lei: Coco Chanel.
Coco, (Coco Gabrielle Bonheur) una ragazza di umili origini, vissuta in un orfanotrofio sino ai suoi dodici anni, che ha mostrato al mondo cosa una donna è in grado di fare con tenacia, forza di volontà, intelligenza e passione.
Proprio la stessa forza di volontà e speranza che ha dato alle sorelle Fontana, (Zoe, Micol e Giovanna) di fondare in Italia, nel 1943, la Sorelle Fontana Alta Moda s.r.l.
O come il desiderio di ribellione e la voglia di riscatto di Gia Carangi, la supermodella scomparsa ventisette anni fa e dimenticata dal mondo.
Coco Chanel nacque a Samur (Francia) nel 1883, e fu grazie a Boy Chapel -il suo primo amante- che ebbe la fortuna di lavorare a quel che più amava.
Nel 1910 avviò il suo negozio in 21 Rue Cambon dove Coco vendeva capellini, maglioni e tailleur. Dieci anni dopo vendette il famoso profumo Chanel N°5 che aveva l'odore di donna, come sosteneva la stessa Coco, e nel 1924 entrò nell'azienda dei fratelli profumieri Paul e Pierre Wertheimer, con i quali perse una battaglia per i diritti del profumo stesso.
Dobbiamo a lei il famoso taglio mascolino negli anni '20 – le maschiette vi ricordano niente? -.
Le gonne non più lunghe ma sotto il ginocchio, e che quindi lasciavano scoperte le gambe, le braccia nude, l'utilizzo dei colori bianco e nero. Un guardaroba adatto alle figure sinuose della nuova donna, quella del cambiamento: audace e indipendente. Via corsetti e impalcature dai capellini e, infine, i pantaloni femminili rivoluzionarono per sempre il guardaroba della donna da allora sino ad oggi.
Le gonne non più lunghe ma sotto il ginocchio, e che quindi lasciavano scoperte le gambe, le braccia nude, l'utilizzo dei colori bianco e nero. Un guardaroba adatto alle figure sinuose della nuova donna, quella del cambiamento: audace e indipendente. Via corsetti e impalcature dai capellini e, infine, i pantaloni femminili rivoluzionarono per sempre il guardaroba della donna da allora sino ad oggi.
Fu invitata dal famoso Samuel Goldwyn negli Stati Uniti, che la incaricò di realizzare i costumi per Gloria Swason (attrice del cinema muto, famosa soprattutto nei primi anni del novecento, spesso partner cinematografica di Rodolfo Valentino) che si rifiutò di indossare abiti della stessa stilista per lungo tempo.
«Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito. Bisogna potersi rimboccare le maniche.»
Coco Chanel
Coco Chanel oltre ad aver avuto incontri e amori fortunati che la finanziarono -come Boy Chapel- ebbe anche realzioni con personaggi illustri come il cugino dello zar, il Granduca Dmitri Pavlovitch e Hans Günter von Dincklage, membro del contro-spionaggio nazista. E quell'amore meno fortunato per Paul, del quale non accettandone la perdita abuserà di Sedòl, - una sostanza ipnotica vicina alla droga, per l'effetto suscitato da essa nell'organismo -.
Di Coco abbiamo tutt'oggi un vasto decalogo nel quale è possibile prendere idee, spunti e suggerimenti per sentirci più belle, femminili e credere, soprattutto, nel nostro potenziale.
Di Coco abbiamo tutt'oggi un vasto decalogo nel quale è possibile prendere idee, spunti e suggerimenti per sentirci più belle, femminili e credere, soprattutto, nel nostro potenziale.
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"Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia."
Emily Brontë