Desy Giuffrè
Io Sono Heathcliff
Speciale Halloween: brano inedito "Scritto nel sangue"
mercoledì, ottobre 31, 2012Unknown
Carissimi lettori,
eccomi qui in preda ad una voglia matta di condividere con voi un ritaglio di queste ore piovose e tipicamente autunnali trascorse a sorseggiare una tazza calda di caffè e tanti -troppi!- cioccolatini ^_^
La notte di Halloween è vicina, così -prima di tuffarmi tra i miei toast, spaparanzata sul divano davanti ad una sfilza di film horror- ho pensato di farvi un piccolo regalo, riproponendo uno dei brani inediti ispirati a "Io sono Heathcliff", dal titolo "Scritto nel sangue".
Il titolo preannuncia qualche scena macchiata di rosso e paura...l'ideale per questa notte paurosa ;))
Vi mando dunque un bacio stregato, augurando a tutti una serata piena di dolcetti e scherzetti!
Scritto nel sangue
brano inedito ispirato a “Io sono Heathcliff”
-Sequel Paranormal Romance di Cime Tempestose-
di
Desy Giuffrè
Aprì gli occhi. Li aprì, ma fu come se non l’avesse fatto, visto il buio che ingoiava ogni cosa. Avvicinò una mano al suo viso, ma non riuscì a distinguerne neanche i profili.
Quell’oscurità le serrò istantaneamente la gola, gettandola nel panico. Elena restò immobile per alcuni istanti sdraiata sul suo letto, poi provò a sollevarsi, portando le braccia in avanti con fare difensivo. Sapeva di essere ancora nella sua camera, lo sentiva, ma non riusciva a spiegarsi tanto buio. Possibile che dalle imposte non filtrasse neanche un filo di luce?
D’un tratto, fu investita da un odore stantio, impossibile da non riconoscere: era tornata in qualche inspiegabile modo a Wuthering Heights? Le intense ondate di aria intrisa di muffa le fecero tremare le gambe, riportandola al giorno del suo arrivo in quel luogo ostinatamente fermo nel tempo. Poi il suo piede inciampò su quello che doveva essere il tappeto posto ai piedi del suo letto, e capì di trovarsi realmente nella sua stanza.
Nel rialzarsi, scivolò su qualcosa di viscido. Ne sentì le mani impregnate, quasi del tutto immerse in una sorta di pozzanghera nella quale era evidentemente caduta. Una nuova e ancora più nauseante zaffata la colpì con violenza, trascinandola nel terrore. Era un puzzo di morte, e per non inspirarlo profondamente, serrò le labbra fino a farsi male.
Non poteva certo attendere lì che qualcosa accadesse prima che il cuore cessasse di batterle per la paura, così si alzò da terra, decisa a dirigersi verso l’interruttore della luce; ma dopo aver fatto qualche passo in avanti annaspando in quell’ostile e anomala oscurità, il clic del pulsante echeggiò tra le pareti senza che lei lo sfiorasse neanche, e la camera fu inondata di luce elettrica.
Elena si ritrovò ad essere di fronte lo specchio in cui era solita ammirarsi vanitosamente, adesso boccheggiante per ciò che fu costretta a vedere:
il suo viso era interamente intinto di una fluida sostanza vermiglia, e non le fu difficile capire che fosse sangue. Grida raccapriccianti le frastagliavano i timpani, ma si rese conto solo dopo alcuni istanti che provenivano dalla sua bocca. Non sentiva dolore, era certa di non essere stata ferita in alcun modo.
Si voltò terrorizzata alle sue spalle, cessando improvvisamente di urlare alla macabra vista dello spettacolo allestito attorno al suo letto.
Quest’ultimo era chiuso da una cornice semitonda di sangue che macchiava di rubino il pavimento. Nella pozza funerea qualcuno aveva lasciato un messaggio, una scritta lievemente distorta dal liquido usato sia come foglio che da inchiostro. Per Elena non era una grafia anonima…la ricondusse subito a quella con cui Cathy Earnshaw aveva riempito di appunti i libri ancora custoditi in quella che era stata la sua camera, a Wuthering Heights.
Figlia di Sangue. Ti aspettavamo.
Aprì gli occhi. Stavolta lì aprì sul serio. Elena Ray si destò dal terribile incubo appena avuto, con le mani strette a pugno e attorcigliate alle lenzuola. Toccò immediatamente il suo viso, ma lo sentì pulito, eccetto che per lo strato di sudore che le si era formato sulla fronte.
4 commenti
BELLO DESY.....VOGLIO IL SEGUITO!!
RispondiEliminabacio debby^__^
Grazie!! ^_^
EliminaCome sempre sei carinissima, un baciotto grande! :*
Sorellina, in questo racconto davvero molto piccolo ho ritrovato la mia cara amica Desy.
RispondiEliminaLa poesia che in te, sembra essere in simbiosi con ogni parola del tuo scritto, ti rende ai miei occhi un'artista piena che grida di essere ascoltata.
Ho apprezzato ogni scena e ho provato un lungo brivido, quando la grafia di Cathy, ha inondato la visuale di Elena.
Meraviglioso, come sempre.
Eheheh, lo so, sono di parte, ma è la verità.
Sorellina cara,
Eliminaso che sei di parte, ma so anche che le tue parole sono sempre schiette e sincere in ogni circostanza :)
Questo ti rende speciale ai miei occhi e mi porta a ringraziarti per ciò che hai scritto...il fatto che in queste poche righe tu abbia colto il mio "grido" letterario, non può che riempire il mio cuore di gioia.
Ti abbraccio immensamente <3 :))
"Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia."
Emily Brontë